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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Alberto Del Fabbro
Ricordi
Sorpresi in un attimo di requie
Da uno sguardo rapito tra il volteggiar d’un vestito
Dal sussurrar di un vento profumato
Balugina il passato
Rammento sfilacciato
Dolce infelicità d’un tempo ormai sfuggito
Fiele della vita
Come lo sguardo su quel vestito
A mezzo passo dal paradiso
Che già ricordo
Che già mi è inviso.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Ricordi” di Alberto Del Fabbro
La parola amara di Del Fabbro imputa alla vita la vacuità ineludibile dell’assenza e del movimento in transito. Nella prigionia di un teatro trascendentale è concessa la sola esibizione in forma di una promessa sostanziale a vanire. L’uomo è nell’attesa delusa di un’essenza aggettante al non ancora, che già non è più.
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