

GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Alessandra Pennetta
La cena
Lei ha fame e
la bocca spalancata
Cammina su di lui
che non protesta
Lui le ha preparato la cena
Lei ha una finestra scura
senza tende
Lui ha
un candeliere, il fuoco dentro e
un'adorazione per lei
Critica in semiotica estetica della Poesia “La cena” di Alessandra Pennetta
Dionisiaca, la parola della Pennetta coglie l’istinto della vita fremente, è una discesa iniziatica al chasma di Ecate, chiave della vita e della morte, a perdere il principio individuationis per la partecipazione a un vissuto anonimo e plurale, che chiede il continuum all’alterità. Il rito che inizia al sapere è la vita diretta e irriflessa dell’estasi dell’indistinzione, matrice vitale a fondamento della rinascita dell’identità. La conoscenza nasce dalla trasformazione dell’eros in filosofia, per trasvalutazione di quella esondazione di morte, di quella deificazione della mancanza alla pienezza della totalità, che è il fine del coito.