top of page

Alessandro Ravazzolo

Stop

Un vaso di gerani sfreccia

nel vuoto e poi dritto, lungo

contro il timido vialetto, stretto.

Un cane per paura indietreggia

piroetta divertita una bimba

euforica come dentro avesse

miliardi di sogni e matrioske

danzatrici, innocenti e libere.

 

​

Critica in semiotica estetica della Poesia “Stop” di Alessandro Ravazzolo

​

Sonora e allitterante, la parola del Ravazzolo arresta il passo di consuetudine della coscienza, rovescia l’abitudine a vedere nella catarsi di un attimo di metanoia. Nel paradigma dimenticato dell’infanzia, archetipo eracliteo del divino, il poeta trova la meraviglia senza timore dell’inatteso, il valore del caos generatore di ulteriorità e di nuovo senso cosmico.

bottom of page