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Alessia Iannone

Alessia Iannone, Mist.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Mist” di Alessia Iannone

 

La rappresentazione scultorea della Iannone, fra dimensione fisica e metafisica, trova la metafora della nebbia quale luogo umano del segno significante e della sua costitutiva impossibilità della visione di sé e di mondo, in qualità di oggetto totale. L’unica verità umana possibile è una verità in errore, nel valore creativo della vita, a riaprire la dimensione residuale e irriflessa alla mutevole e mortale definizione di parola, nella nostalgia di pienezza perduta.

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