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Andrea Cramarossa

Ninna nanna

È così che stanno i bambini

Prima di andare a dormire

Senza muoversi

A spogliarsi

Nel fratello rotto.

 

Ti scoppiano in petto

Fiori di mezzogiorno

E le mani d’argento

E il sole

Bellissimo

Su te.

 

La tua mano

Crisma di pietra lunare.

 

Ed è così che muoiono i vecchi

Per una promessa

Non mantenuta

Proprio quando credi

Di non sentire più nulla

Essi scompaiono

Ricordandoti di vivere.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Ninna nanna” di Andrea Cramarossa

 

 Apotropaica, la parola del Cramarossa esorcizza le paure inconsce della vita, in un movimento dondolante e concentrico, che rassicura, affidando alla dimensione altra e germana del sonno, dell’amore. La vita è valore e forza ineluttabile, che solo sprigiona dalla dialettica all’opposizione, pur mai colta da mani lunari e seconde, dimora nel tu, in una consacrata verità, che fiorisce solare nel cuore.

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