top of page

Anna Colombo

Anna Colombo, Ricordi.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Ricordi” di Anna Colombo

 

Il lucore alveolare del lapis della Colombo sospinge la definizione della figura alla dimensione indefinita del sogno, la cui profondità notturna e indomita si mitiga nel lume, per una sintesi di opposti alla rêverie immaginante della poesia della candela. La luce abbraccia, in un chiasmo di occhi negli occhi, lo sguardo alla fiamma. Il miro affida alla cera accesa la vittoria sulle ombre inconsce e così rischiara il cielo interiore del sentire.

Anna Colombo, Copiando i Maestri. 1.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Copiando i Maestri. 1” di Anna Colombo

 

L’accurata grafica della Colombo, omaggiante lo “Sposalizio della vergine” di Raffaello Sanzio, accoglie e partecipa del sentimento rinascimentale che collega il microcosmo dell’uomo al macrocosmo naturale e divino. Tutto principia nel cerchio dell’anello nuziale di Maria e Giuseppe e trova eco di rispondenza figurale matematica, il portale converge la prospettiva e la apre sull’infinito. Mentre i personaggi del maestro assistono alla rappresentazione del mistero della vita con un’espressione di consapevolezza, i volti dell’artista serbano il valore della prima, intatta, inesauribile meraviglia.

bottom of page