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Antonio Marzo

Antonio Marzo, Riposo dell'angelo custode.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Riposo dell'angelo custode” di Antonio Marzo

 

La sinestesia materica dell’arte del Marzo cattura la trascendenza spirituale dell’angelo e la ripone nella nicchia esistiva del cavo ligneo dell’albero. È il grembo naturale a restituire all’essenza eterea una dimensione umana di bisogno, di raccoglimento e di abbandono fiducioso. L’inanellato tempo arboreo suggerisce la circolarità sintetica e individuativa fra materia e spirito.

Antonio Marzo, Mani d’artista.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Mani d’artista” di Antonio Marzo

 

La mise en abyme del Marzo è abissale rappresentazione nella rappresentazione scenica dell’opera, che riflette sull’azione individuativa dell’artista, in movimento chiastico, che dipingendo viene dipinto egli stesso dal viaggio di morte e rinascita di una nuova coscienza di sé e delle cose.

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