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Aurora Iori

Di passaggio

Le case, il freddo, la stazione
Folla indefinita di persone
Esistenze che danzano,
in petali di 
vita.
Treno che parte,
su rotaie ardenti,
tra sorrisi e tormenti
cigola,
piano piano.
Valigie che scalpitano 
e gocce di pioggia, 
vite distrutte
agli angoli dei marciapiedi. 
Confusione di asfalto e sopra nuvole, 
che osservano vite,
come treni,
di passaggio.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Di passaggio” di Aurora Iori

​

Frammentata la parola della Iori è rappresentazione dell’uomo quale segno di un senso smarrito e irraggiungibile, quale figura di mancanza a vanire nel transito di una presente assenza. Sempre riflesso e secondo alla verità, è nel movimento teso fra il già più e il non ancora.

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