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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Bruno Roberto Greco
Cieli azzurri
Quando il freddo vento
raggiungerà anche i miei pensieri,
allora il gelo cristallizzerà
le delicate rose sbocciate nel mio cuore!
Si sbricioleranno i rossi petali
ed i frammenti cadranno,
come esauste lacrime di sangue,
a ricoprire i sogni oramai disillusi.
Non ti mancherà mai il mio abbraccio,
ma forse il calore in esso contenuto.
Tu abbracciami, abbracciami pure,
mentre la mia mente oltrepassa
l’invalicabile linea dell’infinito
e si perde solitaria nei vasti cieli azzurri.
Porterò come me la tua essenza,
la fragranza del tuo profumo
e la speranza di una nuova condivisa alba.
Cercami ancora, se puoi,
prova ad entrare nel mio cuore,
apri una breccia nei miei pensieri,
per evitare che di te
rimanga in me, per sempre, solo
l’indelebile ricordo di un dolce amore.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Cieli azzurri” di Bruno Roberto Greco
La parola fresca e visiva del Greco dipinge il movimento dell’amore, che è superamento e trasfigurazione di sé e della prospettiva del mondo, oltre l’orizzonte, alla consustanziazione al respiro aereo e celeste della natura. Il poeta vince così la caducità del sentimento terreno, nell’eterno ritorno della rigenerazione elementare, nella rinascita al divenire eterno delle stagioni.
Un rosso fiore
Sui fili tesi della vita
stendo
i miei sentimenti
per asciugare
gli umori
della mia tristezza,
trasudata
dai dolori di un mondo
che non conosce
l’amore e la dignità.
Sventola nella brezza
dell’odio e delle guerre
l’appassionato drappo
dei miei bianchi pensieri
ed un rosso fiore
piano piano si coagula
a lasciare il segno
di quel sangue innocente,
che non conoscerà mai
la pace della giustizia
e la mia silente indifferenza!
Critica in semiotica estetica della Poesia “Un rosso fiore” di Bruno Roberto Greco
La viva iconicità della parola del Greco configura la materica presenza di un tangibile sentimento di partecipazione e di condoglianza con la collettività umana del lutto dell’amore. Il segno umano di questo incontenibile contenimento trascende la sua finitudine e si nutre del valore trascendente della sindone, a tergere il fiorente sangue del Cristo. Egli vela e comprende la sofferenza umana nel sacrificio della passione e vince l’indifferenza, differenziando il male con l’esempio di bontà.