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Carlotta Segoni

Rinascita

Non avere paura
se cresceranno
nuove memorie.
Piove estate
sulla tua pelle
e tuoni lugubri
di antiche parole
richiamano le rondini,
dai fili della tua anima
fradici di fango.
E tu donna
se il cielo mai parlasse
ti guiderebbe a casa
riparandoti dai tuoi sogni,
che scivolano sul tuo capo
come stelle cadenti.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Rinascita” di Carlotta Segoni

 

Fra i luoghi d’inconscio e di coscienza, di estraneità e di familiarità, la parola della Segoni segue il rituale di rinascita estiva. Il grembo della natura è il luogo del tramonto e della palingenesi della coscienza. L’inverno reintegra alla materia comune e all’indistinzione degli opposti, alla sintesi unitaria del molteplice, per la metamorfosi dell’essere, per la rinascita ciclica di una scelta cosciente di vita.

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