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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Cinzia Manetti
Sarò alito di vento
Sarò alito di vento nella luce del mattino,
che accarezza lieve le pieghe dell’anima,
quando miri quieto e immobile l’orizzonte.
Tu mi sentirai.
Sarò nelle onde che s’infrangono negli antichi graniti,
Là dove respirammo assieme l'aurea infinita del mare,
nei lunghi silenzi dispersi negli ampi cieli azzurri,
Tu mi sentirai.
Vivrò ancora nelle pietre color miele,
conficcate nella cruda terra,
sarò turgida, viva, senza limiti e confini.
Tu mi sentirai.
Non ricordarmi tra inanimate e pallide pareti,
nei meandri di dolore accecanti,
nei letti vuoti e freddi, senza forza né fiato
Non sono lì.
Tra orizzonti desolati,
impermanenti e senza futuro,
nelle strade che raccolgono i passi stanchi.
Non sono lì.
Cercami nel calore che riscalda mani sincere,
nell’onda di sorrisi di genti, fiere e umili,
che incontrerai lungo il tuo viaggio.
Io per sempre sarò lì.
Sarò Amore e nuova Luce nel Cuore.
Abiterò in te, in ogni sorriso,
nelle orme d'Amore che diffonderai.
Sarò alito di vento
e luce diffusa del mattino
che adesso e per sempre in te vivrà.
Luce infinita, oltre Noi.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Sarò alito di vento” di Cinzia Manetti
Aerea ed epiforica, la parola della Manetti lentamente solve la finitudine della materia nella carezza sottile di un afflato vitale primigenio. La poetessa infonde ogni cosa dell’alito divino dell’anima del mondo, pneuma cosmico che abita ogni corpo individuale, finanche inorganico e la cui presenza è tradotta dall’entusiasmo, letteralmente dalla pienezza insufflata del dio dell’ispirazione poetica e dal significato di ogni gesto d’amore.
Per ogni volta - Anima di Donna
Per ogni volta che la vita ti è passata addosso.
Per ogni volta che toccava a te.
Per ogni volta che ti hanno deluso, oltraggiato, prevaricato.
Per ogni tua lacrima scesa di notte in silenzio dinanzi alla luna.
Per ogni volta che ti hanno ingiuriato, lapidato,
ed il tuo grido silenzioso ha intinto la storia d’uomo.
Per ogni volta che hai dovuto celare la pelle
e nasconderti pure alle stelle.
Per ogni volta che hai fatto scudo alle tue creature,
mentre là fuori scrosciavano bombe.
Per ogni volta che non hai creduto in te stessa.
Per ogni volta che hai mischiato sangue e preghiera,
e seguendo fiera quella voce, sei sbocciata a nuova Primavera.
Per ogni volta che hai creduto in quella forza femminile profonda.
Per ogni volta hai rovesciato le sorti del destino.
Per ogni volta che hai sostituito con la dolcezza i graffi,
con il silenzio gli insulti.
Per ogni volta che hai creduto nei tuoi sogni.
Per ogni volta che hai sentito che l’Amore va oltre,
oltre il tempo e l’arroganza, oltre la violenza,
oltre te stessa ed il tuo destino e arrivi fino alle stelle.
Se è vero che ci sarà un domani.
Se è vero che esiste un Dio,
io oggi voglio credere
che nel suo Cuore palpiti
l’Anima di una “Donna”.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Per ogni volta - Anima di Donna” di Cinzia Manetti
L’odierna degenerante organizzazione identitaria minaccia l’etica della relazione alla differenza e magnificante, la parola della Manetti trasfigura, trascende e sublima il sacrificio della donna, quale atto di sacertà per l’oggetto di vita eterna, che identifica al luogo divino di salvezza. Il sentimento di amore per la vita della donna nasce dalla meraviglia, dalla dedizione e dalla gratitudine, si fonda sul rispetto, sul riconoscimento e sulla riconoscenza e dona senso e valore alla vita universale.