GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Claudia Ciardi
Voi, cari
Voi, cari, soli in quest’anno segnato
dall’indifferenza dei calendari
soli, la mattina nei vostri letti
quando appena svegli cercate
quel vago tepore fuggito
voi che più soli vi siete sentiti
mentre qualcuno assegnava le parti
chi viveva, chi soccombeva
ogni giorno la stessa conta.
E ora confusi trascinandovi
dite mancanza ad ogni passo
voi che soltanto volevate
al caldo delle case ritornare
ed esser sollevati dalle madri
ma ora increduli vi chiedete
dove siano, dove siate.
S’è chiuso l’anno – forse non del tutto
– per un po’ ha preso almeno congedo
su queste dita stanche
adoranti il mistero
della nascita nuova
e quell’ora di vento
in cui s’è avverata.
(dicembre 2020)
Critica in semiotica estetica della Poesia “Voi, cari” di Claudia Ciardi
Vocativa ed epistolare, la parola della Ciardi svela l’indissolubile legame dell’identità all’alterità, il chiasmo di presenza ad intreccio, la testimonianza mutuale d’esistenza. Caro è amato, diletto, desiderato, letteralmente ciò di cui si manca e l’attributo stesso dell’alterità è il valore, che accresce nella carestia dell’assenza ed è condizione necessaria al senso di sé. Solo nella dimensione divina dell’unità all’alterità, la molteplicità ritrova nuova nascita e verità di vita.