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Claudio Ricci

PIUME D’ALLORO

Il passato cuce le memorie
di un futuro spoglio.
Una mano ricama la gioia,
l’altra taglia la malinconia.
Ed osservo i drappi che mi vestono,
fili bagnati di nostalgia
stoffe di un amore imperituro,
stoffe di una vita intrecciata nella mia.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Piume d'alloro” di Claudio Ricci

 

In eco ritornante, la parola del Ricci intesse inestricabilmente il narrato al narrante, è la vittoria e la regalità della libertà che sposa la necessità, attraverso il rituale eternante della scrittura, che restituisce il poeta all’infinità edenica delle origini. È atto avvalorante, dono cerimoniale e condizione di senso, la condizione imprescindibile della vita, che si riscrive e si perpetua al messaggio amante della poesia.

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