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Ars vs Iners
22 dicembre 2022 - 28 febbraio 2023
Corso della Repubblica,50 Canale Monterano di Roma

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La Galleria Accademica presenta la collettiva d’arte contemporanea:

Ars vs Iners

L’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, in convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditata dalla Regione Lazio, iscritta all’albo di Roma Capitale e del Comune di Canale Monterano, presidente fondatrice la prof.ssa Fulvia Minetti, vicepresidente il dott. Renato Rocchi, direttore artistico Antonino Bumbica, inaugura la mostra collettiva “Ars versus Iners” alla Galleria Accademica d’Arte Contemporanea della Città d’Arte Canale Monterano di Roma in Corso della Repubblica n.50, aperta al pubblico dal 22 dicembre 2022 fino al 28 febbraio 2023 ore 10,30-12,30 con ingresso gratuito.

 

L’esposizione propone le opere di artisti contemporanei emergenti e di grandi artisti internazionali, per una visione rinascente di sé e della prospettiva di mondo: Mirella Grossi, Davide Rudoni, Cesar Ceballos, Ionel Cuculiuc, Alberto Mesiano, Roberto Ramirez Anchique, Angelo Mastria, Pippo Failla, Alessio Santinon, Giovanni Gambasin, Salvatore Petrelli, Claudio Limiti, Hans Eigenheer, Benito Maglitto, Giacomo Minella, Pina Trudu, Michele Piacenza, Patrizia Ottaviani, Cristiana Verbigrazia, Antonino Bumbica, Fulvia Minetti, Marcello Rocchi, Mario Martini, Luciano Biban, Robert Cook, Lawrence Ferlinghetti.

 

Il titolo, in coerente armonia con il simbolismo profondo dei giorni festivi, celebra l’arte nella sua intima e sostanziale qualità di movimento di vita, che si oppone al luogo di fissità inerziale della morte. L’arte è l’azione rituale, che inscrive e declina il senso naturale in nuova forma culturale e che segna la soglia natale dell’umanità. La radice di ars e di ritus, dal sanscrito in “rt”, avvalora l’azione creativa quale arto stesso della vita, che muove e ricompone. L’arte è la tesi della dialettica esistenziale, che trova la sua antitesi nel nichilismo della caduta dei valori (irritus) e nella dimensione immota e disgregante del lutto (iners), per un vittorioso superamento nella risignificazione. Il rito dell’arte è vita unica e al contempo condivisa e accomunante, che dona senso e valore.

 

L’arte è una vitale articolazione: il braccio che gioca la necessità alla libertà, perché l’essere abiti l’esistere e nelle sue poliedriche epifanie trovi sempre una nuova amata e amante forma di meraviglia.

 

L’arte vinca l’inerte. Buona arte di vivere… Auguri!

 

Presidente Fondatrice

Prof.ssa Fulvia Minetti

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