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Diego Vagnucci

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Il primo rosso” di Diego Vagnucci

 

La sensibilissima opera fittile del Vagnucci è profondo ascolto della materia, non scissa dalle onde vibrazionali insite del colore. È una materia del mondo che diviene materia interiore ed emotiva, quasi fibra cardiaca di un primo rosso come vaso di una primigenia volontà di vita, come il colore fondamentale del carbonio che compone gli organismi viventi, come il colore dello spettro delle stelle di un universo che si espande.

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Fuoco” di Diego Vagnucci

 

La vibrazionalità scultorea del Vagnucci omaggia il flusso energetico ascensionale del fuoco, quale athanor di sacrificio, di trasformazione e di purificazione della materia in conoscenza. Il rosso è l’unione degli opposti, la coesistenza sintetica dei contrari. Nella rubedo di volontà l’ira sublima in amore. Le pulsioni colleriche inconsce trasmutano alchemicamente nella visione aurea sapienziale, che rifulge del senso universale del vivere.

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