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Enrico Passeri

Reliquie d'Amore

Nel silente cordoglio

d’un cielo spalancato

alla furia del vento

ritrovo i tuoi occhi,

fari insabbiati

nel deserto del nulla.

 

Miraggio lontano

pietrificato nel ricordo,

l’incantesimo del tuo sorriso

non può sfiorare l’anima,

imprigionata in un repertorio

di silenzi mistici

che sembrano preghiere

per riesumare brividi d’amore.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Reliquie d'Amore” di Enrico Passeri

 

La parola solitaria del Passeri specchia ciò che resta dell’eternità nella vacuità del presente, in un dolore esteso, che ferisce il cuore dell’uomo al cuore della natura. L’uomo è decaduto, frammento di solitudine condannato alla cecità, poiché vide direttamente alla follia anguicrinita dell’amore, che pietrifica il ricordo e costringe al riflesso della rappresentazione, al rituale di un’assenza, ad invocanti segni reliquiali di un amore impossibile.

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