top of page

Francesco Vattuone (Vattuo)

Francesco Vattuone, Donna in mare.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Donna in mare” di Francesco Vattuone in Arte Vattuo

 

La rêverie ofelica degli oli del Vattuone conduce profondamente e regressivamente alla configurazione simbolica delle acque madri, al luogo archetipico di nascita e di morte, alla culla dell’inconscio. L’acqua è l’inarticolazione da cui tutto proviene, a cui tutto ritorna, madre elementare dell’accoglienza, del dissolvimento. La violenza della morte nell’acqua si arresta, l’acqua restituisce il corpo della donna alla continuità melodica della vita eterna: i capelli, le vesti, le curve tutte sono onde e quando il mare possiede la notte del cielo, la donna, salva, diviene la sua stella.

Francesco Vattuone (Vattuo), Il salto nel vuoto.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Il salto nel vuoto” di Francesco Vattuone in Arte Vattuo

 

Fra potenza e atto è la figurazione pittorica tonica e scolpita del Vattuone, nel salto libero dalla dimensione logica per l’inferenza dell’abduzione, per l’atto di conquista adamantina della conoscenza. Il vuoto non esiste, è la sfida dell’arte di essere nel lancio eroico della significazione creativa e ipotetica, ponte sulla follia e arco di verità, che porta alla catarsi della rinascita di sé e delle cose. L’artista celebra la poiesis del possibile ulteriore, l’emozione apicale di consustanziazione allo spazio mediale di meraviglia, di eccedenza di sé al mondo.

bottom of page