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Gaetano Vari

Gaetano Vari, Angelo... Narciso.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Angelo... Narciso” di Gaetano Vari

 

Gli sfogli di luce del Vari sono ispirazione entusiastica, che letteralmente tenta l’accoglienza del divino nell’umano. La forma tuttavia è ripetizione analogica, eco lanciata per la presentificazione di un’origine perduta. È Angelo Narciso l’artista reciso da se stesso, a chiedersi alla rappresentazione della natura, che vive sempre riflesso fra provenienza e destinazione, in eco seconda d’amante traccia a specchio della propria immagine. La presenza è nella distanza costitutiva e il passaggio è l’istante di sintesi al senso, fra coscienza ed inconscio, al moto circolare di colui che dimora nell’esilio, nello spazio fra sé e altro da sé.

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