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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Gerardo Iannacci
Occhi blu forse tuoi
Specchi che rinfrangono cieli convessi d’azzurro infinito,
specchi che riflettono increspature d’azzurro sopito.
Un mare che dorme,
un oceano che geme,
un mulinello concentrico di vita che freme.
Come laghi d’alta montagna si tingono d’un blu acceso, freddo:
Tonalità d’Inverno.
Un blu incantevole,
di una bellezza distante.
Ricorda l’Eterno.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Occhi blu forse tuoi” di Gerardo Iannacci
Dall’abbracciante chiasmo della visione, il movimento romantico di Iannacci cerca la sintesi che corrisponde il luogo dell’oggetto amato alla natura, immerge nell’immanenza della sinestesia dei sensi e della congiunzione degli opposti e al contempo supera i confini della materia, per anelito alla trascendenza spirituale del luogo amato alla memoria immemoriale dell’eternità. Questa Sehnsucht trasforma l’assenza in presenza viva, che i sensi reificano, per l’abbraccio del mondo. Il poeta proietta l’attesa sulla rivelazione di bellezza della natura, nel rituale di catarsi dal dubbio e dalla distanza.