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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Giandomenico Palazzo
Critica in Semiotica Estetica dell’Opera “Colonna umana” di Giandomenico Palazzo
La pittorica terra ignea del Palazzo, fra il classicismo della figura e il modernismo del vigore, nel punto
in cui forza e forma coincidono, crea l’uomo dalla polvere, in materia senziente, patetica, sofferente, agente e segnica. Tutto ciò che l’uomo conosce è segno, derivante da un segno precedente, in un processo
di semiosi illimitata. Tutti si è propriamente attori, azioni psico-fisiche interpretate ed interpretanti, come movimento del precedente, desiderio di un’assenza, irraggiungibile e irrapresentabile alla coscienza. La palazziana colonna d’ercole non si arresta, tuttavia, al limite estremo del mondo conosciuto, poiché oltre la conoscenza è l’immaginazione artistica, il “come se” abduttivo, il viaggio metaforico, che trasporta l’uomo oltre.
Critica in semiotica estetica dell’Opera “In-cubo” di Giandomenico Palazzo
La tangibilità materica ed espressiva della forma pittorica del Palazzo non si oppone, ma sintetizza la rapida impalpabilità energetica del tono emotivo, in vorticosa torsione ascendente: ignea matrice di una volontà irrefrenabile. Abitudine umana è la chiusura nella stanza oggettiva del sapere, tuttavia breve è la durata della confortevolezza delle certezze, poiché troppo presto si mutano in cieche prigionie pregiudiziali della visione delle cose; allora propria dell’uomo è la volontà di libertà, a rinascere nella metamorfosi delle prospettive.