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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Hamid Larbi
L'istinto di un poeta
Angeli annientati
Dalle atrocità umane
Occhi socchiusi,
Puntati verso il paradiso
Implorano aiuto
A chi è rimasto qui
A chi difende una causa
Con armi di distruzione
Soffia un vento di guerra
Infuocato e tragico
Soffia un vento
Gravido di granelli di sabbia sfrenati
Che affondano le radici in ogni terra
E in ogni humus trovano scompiglio
Che può fare
L’istinto di un poeta?
Urlare la sua confusione?
Implorare la sua apprensione?
Che può fare una poesia
Se non opporsi a questo vento
Un vento di memorie antiche
Quello dei massacri danteschi
Quello dell’agonia e delle sofferenze
…un vento che l’uomo non può,
Non deve dimenticare.
Critica in semiotica estetica della Poesia “L'istinto di un poeta” di Hamid Larbi
Semplice e pregnante la parola del Larbi è la sinestesia degli occhi socchiusi del poeta: la visione che fonde ogni disgregato granello di sabbia che il vento della belligeranza disperde, all’unità di un unico suolo, di un'unica carne. La poesia è la catarsi di una rinascita agli occhi che trovano senso e valore nell’universalità di una coappartenenza umana e che imbracciano l’unica “arma” etica dell’istinto, che punge per un ricordo che riaccorda, per un gesto di unità.