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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Lakhdar Khiar

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Harmonie complexe” di Lakhdar Khiar
L’emozione cromatica del Khiar è armonia che, con la stessa radice di arte, è sintesi che rifonde la molteplicità in un tutto unitario e concordante, all’unisono di un cuore solo, di un plesso solare comune. È il raccolto delle impressioni sulla pelle, per attitudine a sentire, in sinestesia tattile, in un’esperienza archetipica universale di bagno sonoro, per una percezione e una reazione in termini emotivi, tonici e fonici, per stillato di sé. E null’altro è l’ambiente infinito che la risposta di sé, come nel contenimento primario delle vibrazioni del liquido amniotico, al tessuto intersensoriale veicolante gli umori del materno, in un vissuto inconscio che accomuna e comunica oltre le differenze.

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Sans Titre N°1” di Lakhdar Khiar
Le apparizioni pittoriche del Khiar sono canalizzazioni del movimento ascendente e discendente di senso dell’uomo a quello naturale e spirituale. È una tensione dialettica fra quadrati e cerchio, ove i quadrati rappresentano la dimensione terrestre e materiale dei quattro elementi, dei punti cardinali, delle stagioni, mentre il cerchio è indice del luogo di totalità essente, che conduce alla luce solare della verità, al principio fondamentale, al luogo di fissità dell’essere oltre il movimento del divenire.

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Serie Bolero n°2” di Lakhdar Khiar
L’intensa e vibrazionale stratificazione pittorica del Khiar celebra il Bolero di Ravel quale espressione musicale e inaudita di una profonda latenza sensuale e pulsionale inconscia, che sviluppa nel crescendo di una ripetizione ipnotica d’intensificazione dinamica e ritmica, pur nel controllo del differimento sapienziale. L’artista invita sinestesicamente al viaggio cromatico-emotivo nella dinamica del desiderio inconscio, nella cauda pavonis del plesso solare.