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Lara Cantini

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Il cammino” di Lara Cantini

 

Eliotropico è il movimento umano, dall’ombra dell’inconscio alla luce della coscienza impossibile. La tensione desiderante si spazializza nella distanza, si temporalizza nel rimando, si figura nel segno, ad eco del moto d’anelito all’oggetto d’amore, passaggio e ripetizione continuativa, memoriale, invocante. Il segno dei capelli è la storia del desiderio, il suono del vento migratorio, la via dell’invisibile, l’attestazione del trascorso e del perduto e l’eterno ritorno, la redine guida di un altrove, la parola del silenzio, il disequilibrio e la relazione: il volo di “sé-duzione”.

Lara Cantini, AAA Amore.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “AAA Amore” di Lara Cantini

 

Il segno archetipico della Cantini evoca la magia primordiale dell’arte rupestre, che feconda le pareti della caverna, simbolo della creazione, utero di madre e ventre del cielo e della terra. È l’axis mundi del passaggio fra regioni cosmiche: la musicalità silenziosa e sanguigna di un rituale d’iniziazione all’amore, che padroneggia e trascende la via del rapporto fra la vita e la morte, all’eternità vocale e abbracciante del tempo senza tempo.

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