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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Laura Tonelli
Baia
Il dorso brullo della collina
rotto dallo smeraldo d’erbe ostinate
protegge l’ansa del mare rabbioso.
La cala morbida e azzurrina
come oasi nel deserto
mi rammenta la pace nascosta
nel tumulto doloroso dell’anima.
Quell’angolo incognito m’accoglieva
quando m’assaliva la paura.
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Intimo rifugio, mi riparavo
nella ninnananna delle onde
piccole e schiumose.
Alle narici saliva, confortante,
il profumo della cioccolata,
preparata da mia madre,
e la cucchiaiata generosa
della panna montata era lì,
in quella morbidezza quieta
del mare che lambisce.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Baia” di Laura Tonelli
Intima e memore, la parola semplice e vivida della Tonelli affida alla natura le emozioni inespresse per la catarsi del sentire. Acquieta il dolore, il timore e il tumulto al grembo marino della baia, alla madre primigenia, universale e collettiva, al dondolante eterno ritorno di carezze nella sinestesia unica e plurale di un senso nell’altro, a reificare ogni perduto, a rinascere il tempo lieto e letteralmente badato dell’infanzia, che apre la bocca in meraviglia.