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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Letizia Caiazzo
Sassi consumati
Sassi consumati
dalle onde del mare
parole martoriate
dallo scorrere del tempo
Lo sciabordio
un canto lontano
d’un incanto sfinito
La schiuma è bianca
il sogno riappare
Il luccichio danza
gli occhi brillano ancora.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Sassi consumati” di Letizia Caiazzo
Dondolante, la parola della Caiazzo danza nel rituale dell’eterno ritorno, per la rinascita della conoscenza. La poetessa lascia morire le certezze aduse nel descensus all’inconscio. E la parola ripete la vita in un accentus, letteralmente nel movimento del canto: il capo reciso di Orfeo non cessa di cantare e la tragedia dell’esistenza è già albedo di un riconoscimento, trasfigurazione musicale della morte nella vita aurorale, che apre le nuove porte prospettiche del giorno.