Critica in semiotica estetica dell’Opera “Dinamismo suburbano” di Liliana Pupillo

 

La dynamis cromatica della Pupillo converge la forma urbana cosciente nel flusso magmatico d’energia inconscia relazionale e unitaria, che sottende la sovrastrutturale geometria eretta delle costruzioni del pensiero. La solida frammentazione multipla degli elementi prospettici scioglie in una continuità fluida di sentire esteso, dalla delimitazione dell’urbe all’illimitatezza del sotterraneo, a rifondare l’apparire dall’essere.