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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Lino Caputa
Nostalgia
Nostalgia, ricordi del passato
Pensieri indimenticabili, sfuggevoli
Scorrono veloci nella mente
Nel sentimento, nell’animo
A volte con rimpianto
A volte melanconici
Nostalgia del tempo trascorso
Momenti tristi e gioiosi
Dell’esistenza terrena
Vedo osservo la natura
Si veste rigogliosa, si spoglia
Senza rimpianti, si ripete nel tempo
Nostalgia del tempo passato
Non torna più
Ti assorbe, ti opprime, ti stimola
Ad amare, apprezzare il presente
Critica in semiotica estetica della Poesia “Nostalgia” di Lino Caputa
D’estensione effimera, fugace, la parola del Caputa accarezza la finitudine e la differenza etologica fra l’umana coscienza della morte e il continuo sussistere atarassico eternamente accadente dell’inconscio vivere naturale. Il luogo di morte è il luogo stesso della rinascita in natura, grembo di perpetuazione relazionale, che vince la caduca distinzione delle cose. L’umano è imputato alla vacuità ineludibile della mancanza: il passato è perduto, l’uomo è memoria e costruzione di senso, che avvalora il presente al paradosso di un’assenza, poiché solo la maternità della memoria dà vita filiale al presente.