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Loredana Boldini

Loredana Boldini, Profumo di te.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Profumo di te” di Loredana Boldini

 

L’ascolto materico del colore della Boldini addensa pregnanti sinestesie, che associano le immagini di tutti i sensi insieme, nell’immediatezza emozionale. A partire da uno spunto sensoriale, ad esaudire un desiderio è la reificazione della presenza oggettuale, nell’infinitizzazione all’altro. L’artista dona un istante del vissuto ontico di sé, nel superamento di se stessa, che eccede nell’altro e attinge al senso tacito dell’essere, in uno strato di senso bruto: è una sensibilità dermica originaria, diffusa e desoggettivata. I corpi sono aperti al tessuto del mondo, nell’intreccio o chiasmo del senziente al sensibile, in coappartenenza all’essenza carnale, al volo essente che annulla la distanza.

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