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Luisa De Marco

Il potere dell'arte

Penetrante è l’odore dell’olio

quando nel rifugio di sé macchia il pennello.

Ore, a scorrere sullo strumento bianco

che pian piano risplende di colore.

Brillante è il giallo, riflesso del sole

rosso è la forma degli intrecciati amanti

nero il contorno di una fragile vita

che l’intervallo degli spazi bianchi

allude alla libertà.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Il potere dell’arte” di Luisa De Marco

 

Un caldo rituale amoroso e generativo della vita sul piano della rappresentazione ripercorrono i versi

della De Marco, intenti a svelare “il potere dell’arte”, potere che non risiede propriamente né nel colore,

né nella forma, né nel contorno che è segno di finitudine; la maggiore prossimità alla verità libera

dalla soglia dell’arte è lo spazio bianco fra i soggetti, allusione, incontro, evento di possibile ancora

e rimando di movimento al divenire elargitivo dell’essere al senso, che riapre definizioni e identità.

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