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Manuel Vertemara

Critica in semiotica estetica dell’Opera “La grazia guarda il fiore” di Manuel Vertemara

 

Immanentistica la metafisica del Vertemara, sintesi di una piacevole contraddizione fra il trascendentale

e l’empirico emozionale. Se anche la separazione apra lo sfondo, la perdita, riflessa nell’ombra a croce

del fiore, è vinta sinestesicamente dall’artista attraverso l’interiorizzazione femminile delle qualità dell’amato: le farfalle posano sulla floreale e notturna intimità della donna. La nostalgica presentificazione delle memorie verte la corona di spine in ghirlanda di fiori e il nichilismo del lutto è reso destino significato da astri pettinati e dal ventre della luna che cosmicamente armonico rispecchia l’umano gestare,

che il caduco rende eterno.

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