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Marco Riefolo

Autoguarigione

Respiro dell'alto l'azzurro,

per me è come linfa di stelo;

ascolto l'arioso sussurro

sul corpo ricolmo di cielo.

 

Mi lascio fiorire e i pensieri

germogliano con i polmoni:

li sento talmente leggeri

che paiono degli aquiloni.

 

Mi accade d'un tratto di tutto,

quel tutto dei sogni in cui vago,

giardini che ho quasi distrutto...

fortuna che in me vive un mago!

 

Riscopro nell'anima un dono:

è la Primavera che sono.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Autoguarigione” di Marco Riefolo

 

La parola autoterapeutica del Riefolo guarisce di sé nello sguardo di cielo, in un sollevamento trascendimento, che al respiro, primo atto di vita, partecipa della profondità, della continuità al mondo, di un animismo naturalistico elementare, per un’alchimia di spiritualizzazione della materia: dalla nigredo della distruzione all’albedo rinascente della primavera del pensiero, letteralmente al primo splendore.

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