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Maria Rita Dolfi

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Risonanze” di Maria Rita Dolfi

 

Il respiro pittorico della Dolfi ampio si dispiega nella partecipazione umana alla natura e offre la sinestesia del continuum della materia corporea elementare. La forma è eco musicale all’artista, variazione vibrazionale infinita e poesia dell’evento unico e indeclinabile della vita.

La figura fa corpo con l’evento entro il movimento, entro lo spirar dell’aria, nel transito del desiderio onirico dell’aver da essere, in infinito.

Maria Rita Dolfi, Il fiume della vita.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Il fiume della vita” di Maria Rita Dolfi

 

Il dialogo connaturante di figura e sfondo della Dolfi disvela il transito d’impermanenza della forma. Movimento in divenire, il presente è tramonto della coscienza, in segno di presenza già assente trascorre sottraendosi e rimandando di sé oltre se stesso, ad un senso arcaico e universale. La vita eterna scorre nei corpi, l’eternità accade in figure ripetute d’esistenza, in forma dell’apparizione e del vanimento, nel ritmo del ritorno, nella kìnesis di un’origine. La sostanza è luogo acqueo sempiterno d’effimere figurazioni d’emersione infinite.

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