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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Maria Teresa Usai
Maschere
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L’ultimo ballo di coriandoli
Sulle punte di chiodi
si ferma,
al silenzio di tamburi
fissato nella risata dipinta,
al rientro,
nelle case di vento
cadono le maschere,
fuori,
resta la sincera lacrima
del Pierrot bianco di luna.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Maschere” di Maria Teresa Usai
La parola profonda e simbolica della Usai mette a nudo i contenuti di verità e di dolore dell’abbondanza sfarzosa dell’apparenza in festa. Il carnevale è una rituale forza irrisoria collettiva, rovesciante le regole e i ruoli identitari: il funerale di pregiudiziali credenze e delle ipertrofie della coscienza, per la libertà di nuove possibilità di essere, rigeneranti. Eppure, non tutte le maschere della coscienza possono cadere, poiché dell’uomo è la parola per la verità: la maschera malinconica di chi, come Pierrot, si rivolge ad un oggetto d’amore impossibile.