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Maristella Angeli

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Nuclei di vita” di Maristella Angeli

 

Il cromatismo della Angeli è ricetto stesso di vita, è sinfonia di un divertimento, nel senso letterale del termine, di un volgersi in altra direzione, perché solo in solidum con l’altro si è l’intero, dal grembo materno al grembo sociale. L’identità non possiede la verità, è la via stessa del cammino oltre se stessa, in abbraccio alla differenza, per nuova coscienza di sé.

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Alla ricerca del cielo” di Maristella Angeli

 

La ricerca arborea della Angeli è elevazione dall’ombra materiale e dall’inerzia del rimosso alla luce spirituale della nuova coscienza vitale. La sinestesia antropomorfica evoca il flusso arterioso che corre per il furto prometeico del fuoco, dell’ossigeno della verità. È la hybris della finitudine umana all’infinito, che solleva l’essere al cielo, per identificazione aurea alla deità.

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