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Maristella Angeli

 Profumo di emozioni

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Mi rifugio
in infiniti attimi di te
di noi ogni giorno
il giorno più bello
semplici essenziali
azioni concentriche
momenti divergenti
pensieri dissonanti
in quei silenzi rumorosi
immagini di noi
l’onda che rifrange
il frammento di tempo che invade
l’impronta indelebile sulla sabbia
l’arcobaleno scintillante
il passo veloce e leggero
per non disturbare
nuvola di essenza dorata
zenzero e violetta nell’aria
lavanda fiorita
la primavera negli occhi

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Critica in semiotica estetica della Poesia “Profumo di emozioni” di Maristella Angeli

 

La parola sinestesica della Angeli rivela attimi d’eternità nel sentimento di meraviglia dell’amore, che nel continuum congiunge gli opposti. È la celebrazione vitalistica del grembo della natura, come luogo di tramonto e di palingenesi primaverile della coscienza. L’amore reintegra all’indistinzione della materia comune, alla sintesi unitaria del molteplice, per la rinascita della visione di vita.

Attesa

Spruzzi di fontana
paesaggio
gocce frantumate
tra vie transitate
gente
le tante voci
parole s’intrecciano
occhi si rincorrono
ricerca di uno sguardo
mani si agitano
gesticolano
clemenza in una carezza
tramonto che rosso 
tinge i visi
riflessi rosacei
l’attesa

Critica in semiotica estetica della Poesia “Attesa” di Maristella Angeli

 

La parola pittorica della Angeli traccia impressioni fugaci, frammenti di forme in transito in cerca di continuità, a presentare la condizione segnica dell’uomo, riflessa e seconda, in movimento tramontante a vanire. È l’attesa e il rimando, per la luce prima dello sguardo, del senso, ove il molteplice rifonda all’unità.

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