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Marzia Bellesso

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Vita” di Marzia Bellesso

 

La fertile matita immaginifica della Bellesso è illustrazione fiabesca di un viaggio introspettivo che si popola di apparizioni, di protagonisti fantastici animati sulla soglia fra inconscio e coscienza. La vita all’artista è l’attività stessa del “fantasticare” sin dalla radice etimologica che propriamente vale “stillarsi il cervello per un principio”. È sorseggiato il bacino archetipico gestante, goccia a goccia, dalla alata coscienza rapace, per un sempre nuovo mattino sorgente del sapere, nato dal misterioso naufragio essente di uomo e di natura, che solo nel connubio di un sentire aperto dona la bellezza.

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