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Marzia Loretelli

Binario 22

Arranco sul pendio più scosceso

della tua anima rocciosa.

 

Non mi chiedi mai quanta paura

violenta le mie notti,

viandanti senza posa

i treni attesi negli inverni delle tue stazioni.

 

Vi è l’ignoto di un amore spinato

in quei binari collaterali

su cui sostai con il cuore.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Binario 22” di Marzia Loretelli

 

La dolorosa poesia della Loretelli conduce i sensi, in aderenza, ai caratteri di solidità, di gelo, di lacerazione

di un amore sbagliato, rivolto ad un luogo di alterità secondaria, schermo d’irrisolte possibili proiezioni primarie. La poetessa rappresenta un “amore spinato”, disponendo ingresso così al rituale del sacrificio, che ripeta l’amore originario, presentifichi l’assenza primaria, invocazione trasfigurata che interroghi, nuovamente,

in parallelo collaterale, il trauma inconscio nel viaggio, per la sua difficile individuazione.

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