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Massimo Monetti

Il sole rubato

Ho rubato il sole
per illuminare l’attimo 
colmo d’infiniti momenti,
disegnati in un tempo
dimenticato nell’oggi. 
Memoria certa
che scalza il destino
nascosto al domani. Cristalli,
sfaccettature di giorni
riflettono pulviscoli di bellezza
in quell’attimo 
d’eterno infinito.

Critica in semiotica estetica della Poesia “Il sole rubato” di Massimo Monetti

 

La parola eroica del Monetti trova l’attimo di metanoia in cui il pensiero accende, volto in apice al senso, in meraviglia di bellezza. È la hybris, la superba naturale eccedenza dell’uomo che tende all’infinito, oltre la finitudine. È il furto prometeico del fuoco, dell’ignea verità del sentimento, che solleva all’identificazione alla deità.

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