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Massimo Serratore

Massimo Serratore, C'era.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “C'era” di Massimo Serratore

 

Il pastello a cera del Serratore figura, con profonda e seria ironia, la condizione caduca e transeunte dell’essere umano, dell’ignea consunzione di sentimento acceso, a vanire nel buio dell’oblio, a farsi passato. Eppure, il sacrificio della materia è sacrificio della coscienza, che dalla nigredo trasmuta l’abito a vedere, per una nuova possibile luce sorgente dall’abbraccio grembale di verità dell’inconscio.

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