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Matteo Milli

Matteo Milli, Ennio Morricone.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Ennio Morricone” di Matteo Milli

 

La china su carta del Milli celebra la musica di Ennio Morricone, secondo la concezione psicologica del maestro: “la musica esige che prima si guardi dentro se stessi”. Si scinde così l’io del musicista, nella dialettica ritmica di un battito cardiaco, che alterna il silenzio inconscio e la direzione di coscienza, nella colonna sonora di sintesi della vita. È una musica che abbraccia il luogo esterno e l’interiore, mescendo le pure emozioni delle inaudite voci dell’inconscio con suoni concreti e rumori, a creare il senso del tessuto narrativo. La musica dona un sogno di continuità, che ripara dal dolore della nascita, a lenire la dicotomia.

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