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Maura Benevieri

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Fuga” di Maura Benevieri

 

Come la tempera emoziona la matita della Benevieri, così la sua romantica poesia di fuga di sé al mondo tracima l’argine della quotidiana sicurezza dell’abitudine. È il superamento del confine e della definizione della coscienza per l’attrazione avventurosa dell’inconscio. Unico bastone d’ausilio alla sintesi degli opposti nella conoscenza di sé saranno poche valigie di piantati ricordi, a rinsaldare il passo di libertà.

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Oltre la connessione” di Maura Benevieri

 

Il monito etico e artistico della Benevieri invita alla verità oltre i confini della mendacia della rappresentazione, al protagonismo diretto dei sensi che superi il muro virtuale che soggioga e condiziona alla diffusione e al compiacimento esterno dell’apparenza, perché l’essere umano non sia più scisso e lacerato dall’originaria continuità al contesto naturale di vita, di senso, di valore, di conoscenza.

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Critica in semiotica estetica dell’Opera “Sognando un mondo migliore” di Maura Benevieri

 

La contemplazione siderale della Benevieri traccia le sette stelle del Gran Carro, veicolo sacro delle deità, nel movimento indicale del viaggio rituale che reintegra il rimosso della negazione, della differenza, della rabbia, del dolore, nella sintesi di opposti, nel legame armonico fra coscienza ed inconscio della visione superna e sapienziale, a rifigurare le prospettive di sé e di mondo alla verità.

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