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Michela Pessina

Michela Pessina, Diana e Atteone trasformato in cervo.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Diana e Atteone trasformato in cervo” di Michela Pessina

 

La magistrale penna bic della Pessina rappresenta una teofania e il limite della conoscenza umana di fronte al divino, con perdita dell’io e involuzione punitiva a una condizione animale. Atteone sorprende la dea vergine bagnante, la cui ira lo tramuta in cervo, sbranato dai suoi cani. Atteone rappresenta la hybris dell’uomo che desidera l’inconcepibile sapienza divina, costretto a soccombere al proprio stesso inconscio.

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