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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Michela Trojani
Intenso profumo
Chiarore raccolto si appiccica lento,
fermo il rumore nel gelido vento.
Noia pesante dal sonno leggero,
eterna pace in un attimo solo.
Spiraglio di luce illumina il vero;
misfatto incompiuto
da ali innocenti, macchiate
di colpa, ne ostacola il volo.
A piedi nudi scappare lontano,
senza voltarsi alla voce suadente
del familiare scorretto richiamo.
Sul finire del giorno
in un lungo respiro,
i tremanti colori bagnati
di lacrime con gusto tinteggiano
il pallido cielo.
Assaggio di fresco
l’intenso profumo.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Intenso profumo” di Michela Trojani
Il poetare lento della Trojani il tono distende in un dondolante lenire e solleva melodico e fuggevole il desiderio.
Il dolore della coscienza è lacerazione degli opposti e condanna umana al non sapere e insieme alla solitudine pregiudiziale del non sapere di sapere; eppure i sensi alla poetessa sono ritrovati nell’abbraccio ontico alle forze elementari e al dolce solvere di tutte le distanze nella sinestesia, che sempre sposa uomo e mondo: è la chiave dell’arte che apre il respiro alla misura del cielo.
Domani chissà
Da mani esperte
colto il frutto maturo
viene morso coraggioso
fino al nocciolo duro.
E’ giunto impetuoso il cambiamento
scuotendo violento l’instabile suolo.
Lo schiaffo sferzante
certezze distrugge
svegliate improvvise
nel sonno fatale.
Perfida bocca non devi tacere,
rivela pungente l’osso nascosto
stracciando decisa il torbido velo.
Oggi il sole sorge di nuovo
ma domani chissà, questa
l’unica vera realtà.
Critica in semiotica estetica della Poesia “Domani chissà” di Michela Trojani
Il vigore determinato del verso della Trojani incita, senza riserve, al cammino della conoscenza,
anche nella consapevolezza della natura sempre seconda e transitoria dell’umano, lungo il desiderio intramontabile di eccedenza della rappresentazione e di corrispondenza alla verità.
La parola è volontà incerta, letteralmente indivisa dalla falsità e dall’errore della coscienza, pur verità in fuga,
in divenire dialettico di opposti, in sconvolgente movimento d’interrogazione.