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Milena Carrisi

Milena Carrisi, Moon.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Moon” di Milena Carrisi

 

I digitali grembi luminosi della Carrisi sono sinestesie di visioni fantastiche, che si estendono alle propriocezioni dermiche in imbibizioni di luce. Il viaggio onirico modula le emozioni, dallo smarrimento ultravioletto degli spazi e dei silenzi sconfinati, all’oro dei ritrovamenti improvvisi, in meraviglianti sorprese di possibili. È la metamorfosi iridata dell’essere, che imbozzola di sé in sogni di sete ardenti,

per le ali di libertà della realizzazione.

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