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Mimma Nonini

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Efebo” di Mimma Nonini

 

Una sospensione efebica in equilibrio perfetto, tra fanciullezza ed età adulta, ad archetipo fra le dimensioni di femminile e di maschile, di inconscio e di coscienza, di cincinnato ascolto e delicata protensione,

di sogno e sublimazione in desiderio, abbandono languido e forma tonica, silenzio e protruso proferir

di parola, sonorità obliqua, ancora madida d’intimità segreta: luogo che dolcemente brama la ricoeuriana ipseità del racconto di sé, nell’amore dell’altro.

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