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Mirko Santoro

Musica

Motori diversi dai rumori
L'essere umani con accordi speciali
Delicato
Inesperto
Rapito
Ascolto di un letto cantato
Poeticamente esistito
La musica è intrinseca
Appartiene di ruolo all’anima
Onde di umori in comune
Elevati dalle persone
È la musica che è composta da toni
Variabili umane delle comprensioni
La musica accompagna chi sogna
Ed è eseguita da persona degna
È la tua anima nella grafica del tempo 
È tua la musica senza nessun costretto rimpianto
La tua musica ha un tono distinto
La musica che è tua non è un rivolto soltanto
Un accordo con l'infinito, della musica sono amico
Distingue il mio tempo, delinea il mio spartito
Musicalmente ho già vissuto
Son stato orchestra di ogni momento
Tra sinfonie di malinconia
Tra un jazz con un jin fizz
Tra i poeti e la poesia
Questa musica… è la mia!
Così come lo è il mio debito per poterla sempre incontrare
Così dedito a volte mi chiedo se son normale
Recondito
Limpido
Edito
Mai più estinto, distinto dal presunto
Musicalmente... enunciato
Mi appartengo!

Critica in semiotica estetica della Poesia “Musica” di Mirko Santoro

 

Ritmica ed eufonica, la parola del Santoro celebra la musica, la più impalpabile delle arti, il respiro stesso dell’anima. La musica è una sincronia, sintonia, sinfonia, che rifonde il molteplice nell’uno, è un ricordo e un riaccordo del sentimento, è poiesis ed estasi di partecipazione della finitudine all’infinito, hybris che ruba il battito del tempo, espressione diretta della verità.

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