

GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Monica Argentino

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Diversità unica” di Monica Argentino
Le cromie materiche della Argentino sono il processo emotivo inconscio che precede la nascita della forma: una form’azione aperta all’unicità libera della possibilità di differenza. Diversità indica letteralmente e semplicemente l’atto di volgere in altra direzione: uscendo dall’uni-verso dell’io si scopre che la propria non è l’unica direzione in cui vergere e la diversità è fonte di riconoscimento, ricchezza e accrescimento dell’identità. Il senso di deviazione non è scisso dal divertimento e dalla sorpresa di una nuova verità. L’arte è la dimensione potentissima del rituale che rompe i confini dell’identità e la sposa alla differenza, per una rinascita sempre nuova e ciclica, in un abbraccio di sostanza e relazione, nel divenire dell’essere.

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Al di là delle apparenze” di Monica Argentino
Le modulazioni materiche della Argentino invitano alla percezione sensoriale estesa di un unico strato epidermico, di uomo e di mondo. L’artista ne immagina il lato celato interiore, imbibito di flussi emotivi, in formazione, letteralmente nell’azione libera di essere oltre la forma dell’apparenza. Sono recessi animati e rivelati da emersioni affioranti di metamorfosi cromatica, dall’introspezione profonda del blu, alla volontà del rosso, alla rinnovata luce cosciente, che rinasce, fuggevole, indomita e preziosa, dal ricetto abissale della verità.