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GALLERIA DI OPERE IN POESIA E ARTE CONTEMPORANEA
con Critiche in Semiotica Estetica di Fulvia Minetti
Nicola Illuzzi
Critica in semiotica estetica dell’Opera “Autoritratto VI” di Nicola Illuzzi
L’istante in gesso bronzato dell’Illuzzi è evento in forma, luogo di maschera in transito, soglia figurata
di una tensione, fra retroflessione ed anteflessione. La liquefazione della materia è monito all’umano dell’indeclinabilità dell’evento originario. L’uomo è kìnesis, un essere a distanza: slancio imperfetto
e figurato, scacco, desiderio impago, invocazione di sé. La presenza ha natura sempre seconda: segno che ad altro rimanda. L’essere in moto si raccoglie fra il non essere più provenienza e non ancora destinazione: accade così l’esperienza della differenza, la distanza metafisica della presenza. Eppure l’artista ricorda
che la sola verità è nei modi transeunti e l’uomo non è che fuggevole modo della verità .