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Nora Komoroczki (Mano)

Nora Komoroczki (Mano), Memory of a carnival.JPG

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Memory of a carnival” di Nora Komoroczki (Mano)

 

L’onirismo della Komoroczki, in Arte Mano, esprime l’abisso identitario del volto sotto la maschera dell’apparenza visibile. La rappresentazione del carnevale rovescia regole e ruoli per la verità: è la messa in gioco della coscienza per la forza germinativa dell’inconscio. La solarità è declinante e risorgente, per una nuova ipostasi a morire.

Nora Komoroczki, Jungle Lake.JPG

Critica in semiotica estetica dell’Opera “Jungle Lake” di Nora Komoroczki (Mano)

 

Il bacino lacustre della Komoroczki è una sintesi d’acqua e di luce, di emozione e di pensiero, ancora madido dell’ineffabilità dell’origine e della sua verità essenziale. L’artista invita ad un descensus al luogo acqueo, interiore e primo, per risalire dalla profondità di verità. La ninfea è il simbolo della rinascita della conoscenza: il grembo del fiore affonda e all’alba risale incontaminato, a sublimare il connubio degli opposti, d’eros e di thanatos.

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