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Omar Mossali

Omar Mossali, L'immenso edificio del ricordo.jpg

Critica in semiotica estetica dell’Opera “L'immenso edificio del ricordo” di Omar Mossali

 

L’ossidografia del Mossali trasporta indietro, alle memorie inconsce dell’infanzia, a riattivare la sinestesia dell’infinità perduta al luogo materno, reificata ai sensi, in sincronia, sintonia, sinfonia di un unico essere. Il delicato sfioramento delle labbra simboleggia il desiderio di rinnovato contenimento, l’ascolto delle vibrazioni della voce è a memoria immemoriale delle onde di pressione amniotica dell’imbibizione, in propriocezione nostalgica di felicità.

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